lunedì 5 gennaio 2015

ASCOLTIAMO e VEDIAMO le differenze tra un file PCM (non compresso) ed un MP3

In questo video abbiamo effettutato un "semplice" esperimento. Trovare e far sentire le differenze tra un file convertito PCM ed uno con codifica MP3.
Un segnale PCM (pulse code modulation) sta ad indicare un processo di campionamento del segnale audio che in riproduzione (digitale analogica) restituisce quello acquisito durante la conversione Analogico - Digitale.
La codifica MP3 che per il suo scopo  nativo (risparmiare  megabyte) è di tipo lossy (come quasi tutte le compressioni) ha guadagnato una enorme popolarita'  all' inizio del decennio  scorso quando la capacita' dei supporti erano ancora molto limitate, (si parlava di capacita' di centinaio di Megabyte nei casi migliori). Oggi  il suo uso appare anacronistico, salvo un uso di archiviazione, ma anche qui si parlerebbe di un'archiviazione anomala in quanto non preserva l' originale.
L' esperimento si è svolto in questo modo:
preso un segnale PCM, lo abbiamo sincronizzato perfettamente con un suo duplicato mp3 invertito di fase.
La fisica ci dice che due onde sinusoidali in controfase e ampiezza identica danno come risultato un segnale nullo quindi se fossero identici i due segnali avremmo come risultato sonoro il silenzio....  invece  rimangono i cosidetti artefatti, ovvero tutto quello che viene rielaborato e riorganizzato durante la codifica mp3 (a 1:14 circa).


Nel video si può ascoltare e vedere chiaramente quello che determina la differenza tra i due formati; riduzione dello spettro oltre i 10khz, minore immagine stereofonica, minore profondita' e chiarezza nelle medio basse.

(c) 2015. Audioworks Recording studio Latina.

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